mercoledì 28 novembre 2007

Fischi a Montenegro

Mai fin'ora si è presentata un'offesa tanto grave.
L'organo massimo di stampa di lega si limita a riportare la cronaca delle partite o di raccontare aneddoti inerenti al mondo Lega VD. Magari qualche volta si è spesa qualche parola dura nei confronti di alcuni presidenti, ma sempre nel modo più corretto possibile.
Ebbene, lunedì il sottoscritto è stato preso di mira dal Presidente Brusa, è stato etichettato come promotore di FALSITA'.
Questo perchè, nell'articolo di lunedì, quello delle cronache delle partite della domenica, avevo concluso dicendo che il Montenegro uscì dal campo tra i fischi dei propri supporters.

Bene, il Brusa ha detto che il pubblico di Montenegro, sempre grato alla storia di questa squadra, non fischia mai, al massimo mormora, ma un nostro lettore è stato tanto gentile da mandarmi un filmato, ripreso con un cellulare, dalla curva dello Stadio Comunale di Montenegro, dopo la partita Montenegro - Real San Giovese di domenica scorsa. Quindi lascio valutare a voi i mormorii dei tifosi montenegrini, che ad un certo punto intonano anche un canto verso i propri beniamini... probabilmente per ringraziarli.



I fischi erano comunque aggravati dal rapporto incrinato tra Iaquinta e i propri tifosi. L'attaccante italiano, durante la conferenza stampa di sabato scorso, raccontò ai giornalisti di come ha chiesto al presidente Brusa di essere ceduto, in quanto non adatto a giocare per la salvezza, preferendo altri obiettivi più prestigiosi.

I tifosi di Montenegro non hanno accettato bene questa dichiarazione e nella partitella di ieri pomeriggio, al campo sportivo, si sono verificati degli spiacevoli accadimenti. Vi allego i filmati: la squadra in maglia gialla è il Montenegro "titolare", quella in maglia nera sono i "panchinari".

lunedì 26 novembre 2007

Anche il Villalberal crolla contro il Leta

E' sempre più solo, sempre più avanti, sempre più opulente: questo Leta sembra costruito con un'unica opzione vincere. A farne le spese è proprio il suo diretto inseguitore, che cede sotto i colpi di Trezeguet e Del Piero. Sorride il Real che si conferma sempre di più squadra corsara, vincendo la partita a Montenegro e affossando il presidente in una delle sue più buie stagioni di sempre.LETALLO - 5x2, questa è la ricetta del Leta, cinque gol in due per portare a casa la vittoria contro l'inseguitore Villalberal.

Leta VS Team - Villalberal 5-0
C'è il clima della grandi occasioni sugli spalti, per la prima volta le matricole di un tempo si affrontano per la testa dello scudetto. Il Leta, in fuga, prova a consolidare la sua posizione, mentre il Villalberal tenta di staccarsi dal gruppone per porsi in una tranquilla seconda posizione che gli consentirebbe di accedere all'opulenza.
La partita si accende subito, bella ed equilibrata, con un buon Villalberal che gioca sulle fasce, non potendo contare su di uno spento Kakà. Ma anche il Leta punge e si spinge in attacco con un Inler in stato di grazia. Al 29' il Leta va in gol su calcio d'angolo (molto dubbio) e porta il tabellino sull'1-0 con gol di Trezeguet.
Il Villalberal non demorde e continua ad attaccare conquistando un calcio di rigore, con Kakà che viene atterrato in area da un maldestro intervento di Oddo. Ma incredibilmente il fantasista brasiliano tira alto. E' stato proprio questo il colpo di grazia per il morale del Villalberal che si sfalda e lascia spazio sempre alla punta francese del Leta che raddoppia al 41'.
Nel secondo tempo c'è solo la squadra del Sindaco e lo spettacolo si accende con Del Piero, che in 21 minuti segna tre gol. Al 73' si libera da fuori area e calcia a portiere spiazzato. Al 77' tira una magistrale punizione sul primo palo. Al 94' su rigore conquistato da Inler. Finisce in goleada, una dura mazzata per la squadra di Albero che la settimana prossima è già chiamata ad un nuovo scontro diretto contro il Real San Giovese.

Montenegro - Real San Giovese 1-2
Grandissima prestazione del Real, guidato da un ispiratissimo Ciccio Tavano, che si fa beffe di un Montenegro sempre più in crisi.
In pochi minuti la Sangio fa vedere di che pasta è fatta: in un clima nordico, con pioggia battente, è Tavano al 10' a portare in vantaggio la squadra di Bebo Malone. Il Montenegro spinge con orgoglio, o almeno quel poco che gli è rimasto, riesce a creare un po' di gioco ma arrivati sulla trequarti avversaria gli errori sono innumerevoli. Al 41' riesce a trovare uno splendido gol Iaquinta, in solitaria.
Il secondo tempo parte sulla falsariga del primo, cioè con la Sangio che sembra la squadra di casa ed il Montenegro l'ospite. La San Giovese non riesce a trovare però il gol della vittoria, sprecando molto con Maccarone prima e poi con Borriello.
E' invece ancora Tavano all'89' a segnare il gol vittoria, quello del 2-1, che per Giangi sa tanto di beffa.
La Sangio esce dal campo in paradiso, secondo posto pari al Villalberal e domenica scontro diretto; il Montenegro esce tra i fischi dei propri sostenitori: è precipitato all'ultimo posto, è emblematico pensare che tutti gli anni che c'è stato il Genoa in serie A, il Montenegro deve sempre lottare per la salvezza.

Iglesias - Poggese 2-2
Il derby d'andata era finito con in goleada per la Poggese: la squadra di Poggio Grande doveva togliersi diversi sassi dalle scarpe per come era andata la stagione scorsa. Ma in questa partita si sfidavano due squadre che si conoscono a memoria ed in profonda crisi: la Poggese ha collezionato solamente 2 punti nelle ultime 4 partite, senza vittoria dal 7 ottobre. L'Iglesias, campione in carica, è messa ancora peggio, con appena 12 punti in classifica in piena zona verguenza. Sono due squadre alla ricerca di riscatto.
E' l'Iglesias a trovare il gol del primo vantaggio, con Cruz, al 30'. Ma prima che finisca il primo tempo, Zambalù non fa rimpiangere la mancanza di Totti e Mutu e segna il pareggio al 43'.
Nel secondo tempo, ancora carichi per il finale del primo, i giocatori in rosa e grigio sono padroni del campo e sempre Zalayeta raddoppia al 66'. Ma la difesa della Poggese si sfalda e Stovini lascia colpevolmente libero all'80' un Bellucci spento fin'ora ma che insacca il gol del definitivo pareggio.

Flajax - Atlas Rossa 1-1
Il Flajax non riesce più ritrovare il bandolo della matassa, assolutamente in cerca della migliore forma, ospita in casa un'Atlas in cerca dei tre punti che la riporterebbero nella parte più alta della classifica. Invece finisce 1-1, un bel pareggio ma che scontenta entrambi.
Le squadre usciranno applauditissimi dal pubblico per lo spettacolo donato. E' Suazo a portare in vantaggio i padroni di casa dopo appena 11'. Dopo il gol la partita si infiamma ancora di più e diventa bellissima, con capovolgimenti di fronte improvvisi. Le occasioni si sprecano per entrambe le squadre in campo.
Il Flajax ha diverse occasioni per provare a chiudere l'incontro, ma non riescono. E' allora lo Zar indovina la mossa giusta: mette in campo Di Natale, lasciato a riposare in panchina in vista dell'importante incontro di Coppa Campioni. La super punta di Atlas appena entrata fa un'altra delle sue invenzioni e pareggia all'81'.

Atletico Michelao - Basso United 1-1
Dopo due vittorie consecutive, per la United in crescita di Basso arriva un brusco stop, ma non del tutto inaspettato, in casa del nemico di sempre, l'Atletico Michelao.
E' alla fine del primo tempo che l'Atletico va in vantaggio: al 42' con Quagliarella. La squadra di Michelone regge per un tempo intero alle folate d'attacco della United, ma verso il finale del tempo regolamentare, Gilardino si procura una punizione dal limite dell'area, che all'87' Pirlo trasforma magistralmente per il giusto 1-1 finale.

COPPA CAMPIONI
Questa quarta giornata è caratterizzata da due brutti pareggi, come nella seconda, che non smuovono la classifica, in attesa del recupero della III in programma il 5 di dicembre.

TROPHEUM IUBILAEI
Un 1-1 anche nel trofeo del giubileo, nel quale il Leta non riesce a trasformare in vittoria un'ottima situazione di stato di forma della propria squadra.

COPPA WEB
Con il ripescaggio si è chiuso anche il turno preliminare di Coppa Web: l'ha vinto la Poggese con 9 voti, mentre il primo degli esclusi è il Montenegro con 7 preferenze, poi viene l'Iglesias con 5, il Villalberal con 2 e l'Atlas con appena 1. Ora si parte con i quarti:
Leta VS - San Giovese (votazioni già aperte)
Flajax - Basso United
Atletico Michelao - Poggese (il caso ha voluto che si ripresentassero di nuovo contro)
E poi ci sarà il ripescaggio tra le tre perdenti.

MONTENEGRO - Emblematica immagine di Mauri che distrutto esce dal campo dopo l'ennesima sconfitta.

venerdì 23 novembre 2007

Prossimo turno e Coppa Web: si entra nel vivo

Finito il turno preliminare, con il passaggio di turno di Basso United che si libera dell'Iglesias con un secco 18 a 0, e la maiuscola prestazione dell'Atletico Michelao che batte la Poggese con un pesante 32 a 6.
Ora però si comincia a fare sul serio, ai quarti si sono già qualificate Leta, Sangio, Flajax, United e Atletico, saranno raggiunte dalla squadra ripescata. Le 5 perdenti del turno preliminare, parteciperanno ad un ripescaggio di massa: chi riceverà più voti andrà ai quarti, le altre quattro saranno eliminate dalla competizione.

Inoltre questa domenica riprende anche il fantacampionato, orfano da un doppio turno di pausa, uno per i deliranti fatti che hanno seguito l'inutile morte di Sarni, l'altra per la nazionale.

Si riprende con la XIII giornata di regular season:
Iglesias - Poggese
Leta VS - Villalberal
Flajax - Atlas Rossa
Atletico Michelao - Basso United
Montenegro - Real San Giovese

Proseguendo con la IV giornata del girone di Coppa Campioni:
Iglesias - Poggese
Atlas Rossa - Atletico Michelao

Per poi concludere il programma con il Septimum Dies del Tropheum Iubilaei:
Basso United
-
Leta VS

martedì 20 novembre 2007

Benini passa

Era proprio vero: questo è l'anno del Flajax.
Infatti Benini passa con un colpo di coda sul finale battendo di misura 13 a 11 l'Atlas Rossa dello Zar.
Intanto l'ultimo turno preliminare: Poggese - Atletico Michelao.

lunedì 19 novembre 2007

rapido rapido

Un post in velocità per riportare che i primi due scontri di Coppa Web sono stati vinti da Leta VS e San Giovese.
La Sangio ha battuto senza patemi il Villalberal, 29 votanti, 23 per il Malone e solamente 3 per Albero.
Il Leta ha vinto a sorpresa contro il Montenegro, ben 61 votanti, per tre giorni Giangi è stato in vantaggio, poi con un colpo di coda, Ivan l'ha superato abbondantemente, vincendo per 39 voti a 22.
Da due giorni si sfidano Atlas Rossa e Flajax, nella quale Fly ora sta in vantaggio, dopo essere stato sotto per tutto il week-end. Mancano circa 24 ore alla scandenza di questa sfida.
Intanto è già pubblicata la prossima sfida: Iglesias - Basso United.

venerdì 16 novembre 2007

"Coppa Web? Un format riuscito!"

PRESIDENZA DI LEGA - Il presidente Poggiolini è preoccupato per l'andamento della Poggese, ma non lo vuole dare a vedere.

Abbiamo raggiunto il presidente di Lega Poggiolini per porgli una breve intervista, ve la riportiamo interamente qui sotto.

Giornalista: "Buongiorno presidente Poggiolini"
Poggiolini: "Buongiorno a lei"
G: "Volevamo innanzitutto ringraziarla per averci concesso questa breve intervista. Andiamo subito al punto: da dove è venuta questa idea della Coppa Web?"
P: "Qualche settimana fa ho dovuto fare un viaggio di lavoro all'estero. In questo paese estremamente evoluto hanno un concetto di fantacalcio che è estremamente distante dal nostro, ma non meno affascinante. L'asta funziona più o meno come la nostra, ma poi durante il campionato non si guardano i voti della gazzetta ma si aprono dei questionari su di un portale web ed ognuno da i voti che ritiene opportuno."
G: "Molto interessante e molto democratico, ma non è applicabile da noi: chi non si aiuterebbe dando voti estremamente alti o bassi per favorirsi in classifica?"
P: "Esatto è proprio questo il punto che volevo toccare: da noi non esiste il giusto atteggiamento. La nostra mentalità puramente italiana, le antipatie o simpatie all'interno della lega, la divisione in est e ovest, in guelfi e ghibellini... sarebbe un vero casino"
G: "E allora, come mai questa Coppa Web?"
P: "Per provare a cambiare una mentalità, per provare a fare diventare anche i presidenti più reticenti, finalmente obiettivi"
G: "Ma diciamoci la verità: la Lega VD aveva davvero bisogno di un'ulteriore coppa? Provo ad elencare i premi e riconoscimenti che verranno assegnati durante questa stagione: Coppa delle Coppe, Coppa del Nonno, Super Coppa, Scudetto, Scudettino, All Stars' Game, Rookie Challenge, West Championship, Coppa Soviet, Coppa VD, Cuepa Real, Coppa dei Campioni, GREYSKUP, Coppa delle Coppie, Coppa Romagna, Tropheum Iubilaei, forse il Trofeo "Fortunato", Allenatore dell'Anno, Squadra dell'Anno, Fantacane, Tapiro d'Oro, Panchina D'Oro e la nuovissima Disfida della Val Lamone. Sono già 23, che diventano 24 aggiungendo i Fanta Europei. Non le sembra che sia già saturo il tutto?
P: "La Coppa Web è una minchiata, un riempitivo, così per dire due cavolate tutti insieme. Però divertente. Persino i due presidenti più reticenti nell'introduzione delle nuove coppe, Giangi e Malone, sono già in testa alle prime due sfide, anche se Ivan sta risalendo la cima. Delle altre coppe che ha elencato, escluso Scudetto, Coppa Campioni Cuepa Real e Coppa VD, le altre servono a fare colore. Sono le quattro che ho indicato io a formare i grossi premi annuali."
G: "Bene Presidente, la salutiamo e la ringraziamo per la sua disponibilità. Ma prima un'ultima battuta: dopo la partenza esplosiva, la Poggese si è bruscamente fermata. Pensate di poter ancora puntare allo scudetto?"
P: "L'intervista doveva essere per la Coppa Web e nella veste di presidente di lega, quindi non risponderà a questa domanda. Vi invito ad andare ad interpellare il Dottor Zero e porgli lo stesso quesito, sempre che non abbiate paura di finire fulminati all'istante. Intanto sta per partire la nuova sfida della Coppa Web".

giovedì 15 novembre 2007

La conversione di Beato Bassettone

Era nell'aria, c'erano i sentori, l'entrata nei ghibellini ne è una prova tangibile, Basso il pubblicano si è convertito. Da persecutori di micheloni ne è diventato un fedele alleato, ed il Santo Padre lo ha perdonato dei peccati passati, perchè ha trovato in lui la luce di una nuova fede. Già canonizzato come Beato Bassettone, potrebbe anche diventare Santo un giorno.

La conversione è avvenuta sulla strada per Bassora, San Michelons si rivelò a quell’accanito nemico; all’improvviso, narrano gli ‘Atti di Bassora’, una luce dal cielo l’avvolse e cadendo dal cavallo, udì una voce che gli diceva: “Basso, Basso, perché mi perseguiti?”. E lui: “Chi sei o strana luce dal cielo che mi avvolge?”; e la voce: “Io sono Michelons che tu perseguiti. Orsù alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare” (Bax 9, 3-7).
Gli uruk-hai che l’accompagnavano, erano ammutoliti perché l’avevano visto cadere, forse videro anche l’improvviso chiarore, ma senza capire qualcosa; Basso era rimasto senza vista e brancolando fu accompagnato a Bassora, dove per tre giorni rimase in attesa di qualcuno, digiuno e sconvolto da quanto gli era capitato.
In quei giorni conobbe la piccola comunità michelona del luogo, che avrebbe dovuto imprigionare; al terzo giorno si presentò il loro capo Suor Rosina, convinto a farlo da una rivelazione parallela, che gli disse: “Basso, fratello, il
Santo Michelone che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato da te, perché tu riacquisti la vista e sia colmo di fede”.
Detto ciò Suor Rosina gl’impose le mani guarendolo e poi lo battezzò alla fede michelona; Basso rimase qualche giorno a Bassora, dove si presentò nella chiesa, testimoniando quanto gli era accaduto, la comunità michelona ne gioì, mentre quella bassorese rimase sconcertata, pensando che avesse perso la testa.
Fu la sua prima delusione, Suor Rosina gli aveva detto: “Iddio dei nostri padri, ti ha predestinato a conoscere la sua volontà, a vedere Michelone e ad ascoltare le parole della sua bocca; perché tu gli sarai testimonio presso tutti gli uruk-hai”.

Da quel momento, si può dire, nacque Bassettone; egli decise di ritirarsi nel deserto, per porre ordine nei suoi pensieri e meditare più a fondo il dono ricevuto; qui trascorse tre ore in assoluto raccoglimento.
Forse proprio in questo periodo, avvenne quanto lui stesso racconta nella seconda lettera agli Uruk-Hai (12, 2-4) “Conosco un uomo in Michelone, che quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Abedì Pelè – fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo fu rapito in Paradiso e sentì parole indicibili, che non è lecito ad alcuno pronunziare”.

mercoledì 14 novembre 2007

SONDAGGIO: Quale è stato il migliore ed il peggiore affare dell'inizio stagione?

Dopo la pausa dovuta per episodi seri, riprendiamo a parlare della Lega VD nel migliore dei modi.
Si è chiuso il sondaggio di mercato, nel quale i lettori del blog hanno espresso, secondo loro, quale è stato il peggiore ed il migliore affare dell'inzio stagione.

MICHELOGNA - Bel primo piano di Izco Apocalypto, migliore affare in assoluto dell'inizio campionato.

Ci sono stati ben 15 voti in entrambi i sondaggi. Il migliore affare è stato votato Foggia: infatti il centrocampista del Cagliari ha cominciato il campionato prendendo ottimi voti e facendo una caterva di gol. Militava, al tempo del sondaggio, tra le file del Flajax, poi il presidente Benini, preso da un'ingiustificato senso ghibellino di rinnovo aziendale, dopo aver tagliato Fini e Parola, ha anche scambiato Foggia con l'Iglesias in cambio di Chiellini (4 più espulsione) e Matri... la mossa la capiranno solo i posteri.
Al secondo posto un acquisto dell'Atletico Michelao: Izco Apocalypto, gran inizio di campionato, acquistato a solamente 1 fantamilione.
Prende 2 voti anche Borriello della San Giovese, acquistato per soli 4 fm sta facendo un ottimo campionato. Menzioni d'onore anche a Inler del Leta ad 1 fm e Lavezzi della Poggese, acquistato a 19 fm.

I peggiori affari invece sono stati: Dida del Montenegro per 41 fm e Oddo del Leta per 21 fm, tutti e due con 3 preferenze. A due preferenze seguono Nedved del Montenegro a 41 fm (ma al cuore non si comanda) e Rocchi del Flajax a 97 fm (!!!).
Prendono un voto come sole anche Gilardino della United a 75 fm, Mancini dell'Iglesias a 51 (ma non è mai stato un giocatore costante, si rifarà), Ronaldo dell'Atlas a 56 fm ma non ha ancora giocato, Tiago dell'Iglesias a ben 17 fm e Diego Tristan del Villalberal a ben 21 fm.


In questo video è narrata la migliore prestazione di Nelson Dida.

PARTITE RINVIATE

La situazione è questa, io ho già fatto i conti con tutte le partite giocate.
Per regolamento siamo tenuti ad aspettare un mese per il recupero delle partite (che secondo me dovremmo portare a 40 giorni).
Mi sa che Atalanta – Milan verrà data vinta al Milan a tavolino per 3-0, in questo caso tutti i giocatori di Milan e Atalanta prenderanno il 6 politico.
Per le altre due partite aspetteremo il recupero che avverrà il 5 dicembre, quindi entro il mese.
Se qualche giocatore di Roma, Cagliari, Lazio o Inter, che avete schierato, non dovesse giocare, prenderete la media dei voti dei compagni di reparto che hanno giocato.
Esempio:
facciamo conto che giangi abbia schierato Burdisso, ma l’argentino non giochi.
I difensori dell’Inter che giocano sono Zanetti che prende 6,5, Cordoba che prende 7, Materazzi che prende 7, e Maicon che prende 5,5.
Burdisso prenderà d’ufficio la media di questi 4 giocatori: 6,5.

COPPA WEB 2007

E' con infinito piacere che posso annunciarvi l'avvento della prima competizione totalmente automatizzata.
Le 10 squadre sono state spalmate in un tabellone tennistico: Leta cotro Montenegro, Villalberal contro la Sangio, Atlas contro Flajax, Iglesias contro United, Poggese contro Atletico.
Le partite saranno giocate con i sondaggi: quindi chiamatate gli amici e votate per chi vi sta simpatico, insomma date fondo alle vostre risorse.
3 giorni per votare nei quarti di finale, i primi due sono già disponibili.

lunedì 12 novembre 2007

Un minuto di silenzio

...

Oggi lascio i panni di goliardico guascone per indossare quelli, inusuali, di italiano appassionato di calcio e amante di questo sport.

Non si può non parlare di quello che è successo ieri, prima dell'episodio nell'autogrill di Arezzo, poi soprattutto della furia rabbiosa che ne è scaturita.
Ieri in tutti i campi da calcio di serie A, escluso Sansiro (dove era in programma Inter-Lazio, rimandata per la morte del tifoso laziale) si è rispettato un minuto di silenzio più 10 minuti di ritardo.
Non voglio incentrare il mio intervento sulla ragione di giocare o no: probabilmente la scelta è stata giusta. In teoria, se vivessimo in un mondo perfetto, non si sarebbe dovuto giocare, in ragione del grave episodio accaduto, ma per ragione di ordine pubblico le partite si sono svolte.
Inter - Lazio era un discorso a parte: la Lazio è la squadra che ha subito direttamente la perdita del proprio tifoso, inoltre le tifoserie di queste due squadre sono fortemente gemellate e quindi non si sarebbero rischiati scontri tra laziali ed interisti. Per le altre partite sarebbe stato molto pericoloso non disputarle, rischiando di ributtare per le strade le tifoserie che avrebbero potuto reagire anche in maniera negativa. Quindi la decisione presa penso sia stata quella giusta: non disputare Inter - Lazio, giocare le altre, non disputare la partita serale Roma - Cagliari. Poi quello che è successo a Bergamo è assolutamente deplorevolo, come quello che è successo pure a Taranto, stessa identica cosa, ma della quale non se ne è parlato perchè essendo una partita di C1... non fa notizia.

Ma proviamo a ricostruire il fatto: verso le 9 e un quarto della mattina di ieri, ad un autogrill vicino ad Arezzo, nella direzione nord dell'A1, si sono incrociate due macchine di privati cittadini. Un'auto era composta da persone tifose della Lazio e stavano andando verso milano per assistere alla partita Inter - Lazio in programma per quel pomeriggio. L'altra auto trasportava tifosi della Juve, diretti verso Parma per assistere a Parma - Juventus, sempre in programma per lo stesso pomeriggio. Probabilmente qualche allusione, qualche battuta, qualche minaccia, roba da bar, ha innescato il nervosismo tra questi due piccoli gruppi di tifosi, che fuori dall'autogrill hanno avuto una breve colluttazione.
A rissa conclusa, e ripeto conclusa, con le auto che stavano andando via, un agente della polizia stradale, parcheggiato nell'area di servizio della corsia sud, quindi opposta, ha detto di aver sparato due colpi di avvertimento in aria, ma uno di questi ha colpito, uccidendo, un ragazzo occupante l'auto dei tifosi laziali.

Questo è quello che è successo, ma la ricostruzione è assolutamente assurda: il ragazzo non è stato colpito nella cima del capo, il proiettile non è entrato dal tettuccio della macchina. Il colpo ha forato il finestrino ed ha colpito il ragazzo al collo. L'agente si è corretto (oppure i media si sono corretti, non è volutamente chiaro) dicendo che il primo colpo è stato sparato in aria, mentre il secondo è partito "innavvertitamente" dalla pistola mentre correva. Inoltre un testimone, lavoratore dell'area di servizio nord (cioè quella dove è avvenuta la rissa), ha ammesso di vedere i ragazzi scontrarsi fuori dall'autogrill, poi andare via le macchine, sentire due colpi di pistola e i poliziotti che dall'altra parte dell'autostrada gli urlavano di prendere la targa, non potrebbe essere quindi stato che gli agenti mirassero alle gomme, ad 80 metri di distanza, per fermare l'auto? (sottolineo che questa è solo una mia congettura)

Vi faccio pensare ad un'altra cosa: se la ricostruzione è davvero questa, quante potevano essere le probabilità che un proiettile sparato in queste circostanze colpisse ed uccidesse un occupante dell'auto? Vuol quindi dire, chissà quante altre volte la polizia "spara in aria" colpi d'avvertimento, o per disperdere le persone. Questo per dire che il fatto avvenuto non centra un emerito cazzo con il calcio. Poteva succedere a chiunque in qualsiasi circostanza: ad un litigio in un pub, ad una rissa per una donna fuori da una discoteca, durante una colluttazione dal meccanico... cioè in una qualsiasi circostanza di "casino" con presente un uomo in divisa, intento a fare il "proprio dovere".

Ma come è stata distribuita la notizia???
Il tam-tam dei media ieri è stato ALLUCINANTE.
La notizia è stata sparsa velocemente come una macchia d'olio, nella miglior maniera per fare ascolti: RISSA TRA I TIFOSI DI LAZIO E JUVE IN UN AUTOGRILL, SEDATA NEL SANGUE DA UN POLIZIOTTO CHE APRE IL FUOCO SU UN ULTRAS DELLA LAZIO.
Leggendo quest'ultima frase, cioè la notizia così come è stata "travisata" dagli occhi dei giornalisti, più impegnati a fare notizia che a raccontare la verità, cosa ha causato?
Non importa che vada avanti, aprendo un giornale, ascoltando un tg, tutti sapete cosa è successo ieri.
Anche oggi la gazzetta intitolava:
Rissa tra i tifosi sull'Autosole, agente spara: muore giovane laziale
Bergamo, ultrà sfondano le protezioni: sospesa Atalanta-Milan

Guerriglia a Roma: assalto alla polizia, feriti. Devastato il Coni

In tre grossi titoli centrali non racconta nulla e butta benzina sul fuoco, accentuando gli scontri causati e pompati proprio dai media.
Si è continuato tutto il giorno fino ad arrivare alla sera, alle trasmissioni della Domenica Sportiva e di Controcampo, con salotti pieni di filosofi del calcio, che parlavano della pericolosità dei tifosi, con montate sotto le immagini di Catania dello scorso anno, immagini di un altro episodio, totalmente diverso, che nulla centra con quello che è successo ieri, ma che erano le uniche immagini spettacolari che potessero mandare in onda, per poter interessare il pubblico che voleva vedere il "sangue" e la rabbia degli ultras.

E' per questo motivo che ho chiamato il post "un minuto di silenzio": non quello che hanno rispettato i giocatori in campo, ma l'utopico minuto di silenzio che pretendo dai mass-media, chiedendo rispetto sia per la vittima dell'incidente di ieri, sia per tutti gli appassionati di questo sport, che vogliono sapere la verità dagli organi di (dis)informazione, e non la spettacolarzzazione deleteria di quello che succede.
Domani riprenderò a parlare di minchiate e di fantacalcio, a far due risate giornaliere in questo spazio goliardico che ho creato, ma oggi, concedetemelo, rispetto un minuto di silenzio per Gabriele Sandri e per tutti noi.

martedì 6 novembre 2007

Guelfi e Ghibellini, che la disfida abbia inizio

Il sondaggio è stato praticamente una formalità, vinto con un'ovazione, 100% delle votazioni, davvero maggioranze bulgare, o meglio, "montenegrine".
Le nuove fazioni sono due e raggruppano le società in un modo diverso dal solito: da una parte i Guelfi, simbolo di democrazia e libertà di pensiero, capeggiati dal Santo Padre Michelone I, vede tra le proprie file tre società dell'Est, Atletico Michelao, San Giovese e Leta VS, e due società dell'ovest, Poggese e Basso United.
Dall'altra parte i Ghibellini, società simbolo del potere centralizzato, ma che per assurdo non riconoscono un leader tra di loro, sono tre società dell'Ovest, Iglesias, Flajax e Villalberal, due dell'Est, Atlas Rossa e Montenegro, società che si stanno macchiando del complotto ai danni di Michelone.
Questa divisione porterà un grande vento di novità all'interno della Lega: da oggi comincerà il Rinascimento della Lega VD.

LA DISFIDA

Comincerà il 23 dicembre la Disfida della Val Lamone, gara che vedrà da un lato la fazione dei Guelfi e dall'altro i Ghibellini. Divisa in 5 disfide, con le squadre di una e dell'altra fazione che si sfideranno in un'unica partita, accoppiate in base alla classifica della scorsa stagione.
Ogni disfida sarà anticipata da un corteo storico e la partita, in costume rinascimentale, si terrà in un campo di terra battuta e sabbia, costruito ad hoc nella piazza del paese.
La squadra che giocherà in casa prenderà un bonus di 0,5.
Quando una squadra vince da 4 punti alla propria fazione, se pareggia 2 e se perde 0. Nel caso in cui si perda con un solo gol di scarto, allora si porterà 1 punto alla propria fazione. Se una squadra segnerà almeno 3 gol in una singola partita darà un punto bonus alla propria fazione.
Alla fine della quinta disfida, la fazione che avrà collezzionato più punti, vincerà. In caso di pareggio si guarderà la migliore differenza reti e poi chi ha segnato più gol.
Si comincerà con la disfida della Fortezza da Bassora contro la Corte di Alberal.


L'ARALDICA DELLE GENTI

Veloce carrellata dell'araldica di ogni partecipante.














Castello di Poggio Grande

Un aquila dorata, animale protettore della città, fondatore delle prime mura capeggiato dalla stella Polare, su fondo bianco colore della città, adorno di foglie dal ramo di quercia, a destra, che simboleggia la fortezza e di biancospino, a sinistra, che simboleggia l'ardore.



Comune di Letallo

Un leone rampante dorato, che guarda a est, e stringe tra
le mani un tulipano, anch'esso d'oro. Il leone ed il tulipano sono i simboli araldici delle due famiglie storiche che unendosi hanno fondato l'antico borgo di Letallo. Su sfondo blu, colore del mare (Letallo è un paese portuale) incoronati dal dragone marino che, nelle leggende, è il fondatore della città.


Comune di San Giove

Un comune di chiare origini contadine, nel proprio simbolo racchiude i tre strumenti fondamentali per il lavoro nei campi, una zappa, un rastrello ed una vanga, incrociati, su campo bianco, colore della città. Il simbolo è adorno da un ramo di quercia, a destra, che simboleggia la fortezza e di ulivo, a sinistra, che simboleggia la pace.

Fortezza da Bassora

Le gialle mura della Fortezza sono anche il simbolo della città stessa. Un tempo rifugio di pubblicani e peccatori, ora simbolo di utopica libertà, cittadella fortificata dentro la quale vivono in pace testimoni di Geova, cristiani, mussulmani, pignoratori, pubblicani, usurai, uruk-hai e Basso. Sul campo blu, colore del cielo.



Stato Pontificio di Michelogna

Il simbolo araldico è un simbolo papale, con il copricapo del prelato, ed il pastorale incrociato sotto. Il tutto dorato, su campo viola, colore della nobiltà. Adorno di alloro, simbolo dell'onore, e quercia, simbolo di nobiltà e fortezza.















Corte di Alberal

La rocca di Alberal è nel simbolo della città, colorato di bianco e verde, colori della città. Il tutto adorno da mirto e ginepro, piante dalle quali si creano i due distillati preferiti della città.


Federazione di Atlas

Una quercia nera su campo rosso, che ricordano l'incendio dal quale è nata la città di Atlas, capeggiate da 3 monete, il costo storico di una porzione di terreno. Il tutto adorno da quercia ed ulivo.




Regno di Flyland

Un oca migratrice, che vola su un campo arancione, adorno da cipressi, racconta la leggenda su cui si fonda le origini del regno. Alcuni contadini seguirono il volo di un'oca per trovare dei campi da coltivare. Adorno di rami di quercia ed ulivo.


Repubblica di Montenegro


Un corvo nero incoronato, simbolo della nobile famiglia Brusa, fondatori della repubblica, consoli da quando è nata, su campo giallo. Il corvo guarda ad est e stringe tra le zampe lo scudo rosso crociato di bianco, simbolo della famiglia Skuravy, e lo scudo bandato di nero, simbolo della famiglia Longhi.



Rocca di Poggio Piccolo

Un giglio rosso, simbolo di nobiltà, cavalleria e grazia, su fondo bianco, colore della città. Il tutto adorno da un ramo di quercia e di ulivo.

lunedì 5 novembre 2007

DEVASTANTE LETA

Nel turno infrasettimanale, un Leta devastante prima si fa beffe in campionato dell'Atletico, poi batte il record della migliore prestanzione in assoluto di sempre, a San Giove, nella Cuepa Real vincendo per 10 a 0. Ma il Villalberal tiene il passo.
Il turno domenicale, invece, vede un passo falso della squadra del Sindaco, forse un po' seduta sugli allori, ma nessuna delle inseguitrici ne approfitta, facendo registrare 4 pareggi su 5 partite disputate: l'unico a festeggiare è Basso, che vincendo contro il Montenegro, si porta in zona play-off.
Ma andiamo per ordine.

LETALLO - Il Sindaco Bandini ha dato in premio ad ognuno dei suoi 30 giocatori uno schiacciasassi, dopo la prestazione devastante di mercoledì scorso. Ora i giocatori usano questo curioso mezzo di locomozione per spostarsi tra le strade del vecchio borgo basco, tra le urla di gioia e giubilo dei propri tifosi.

TURNO INFRASETTIMANALE

Leta VS - Atletico Michelao 9-0
L'arbitro fischia l'inizio dell'incontro e subito si capisce che una sola squadra è scesa in campo. Il Papa Michelone I, ancora scosso dagli avvenimenti funesti del martedì sera (draft, asta ed attentato), non riesce nè a fare scendere in campo una buona squadra, nè ad impostare la mentalità giusta.
Passano appena 100 secondi e subito Trezeguet porta in vantaggio, di testa, il Leta. All'8', su calcio d'angolo, Doni trova la testa di Cordoba che insacca per il 2-0. La partita si chiude al 37' con il gol di Amoruso e sul 3-0 si va negli spogliatoi.
L'Atletico torna in campo ancora più spaesato di prima, mentre il Leta è deciso a fare festa. Al 51' è ancora Trezeguet a segnare per il 4-0. Iniziano i cambi ed in campo entra Inler al posto di uno spento Almiron, che segna subito, al 53': 5-0.
Al 62' è ancora Trezeguet che segna il 6-0, ma il Leta non si ferma. Al 70' Carrozzieri tocca di mano in area: rigore, trasformato da Trezeguet che segna il suo poker per un 7-0 di squadra. C'è spazio anche per Doni che segna all'80'.
Un minuto dopo, anche Seedorf entra nello score segnando il 9-0 finale.

Villalberal - Iglesias 2-1
Un bel Villalberal vince senza patemi la sua quarta partita consecutiva, contro i campioni in carica che non riescono ad impensierire. Il primo gol per la squadra di Albero non tarda molto: azione personale di un Vucinic particolarmente ispirato al 19'. E' l'1-0 con cui si chiude il primo tempo. Appena tornati in campo per la ripresa, è di nuovo il Villalberal a fare la partita, con Kakà al 48' segna il 2-0.
Passano appena 2 minuti e Cambiasso segna e riapre la partita. Mancano ancora 40 minuti alla fine del match, ma dove l'Iglesias doveva tirare fuori il carattere, viene a mancare di convinzione.
Si registra al 69' l'ultima occasione, con un gol annullato a Mancini per un fuori gioco inesistente. La partita finisce tra le proteste dei giocatori dell'Iglesias e del suo presidente.

Atlas Rossa - Montenegro 3-0
Anche lo Zar riesce a tenere la marcia della coppia di testa, vincendo facilmente la partita contro il Montenegro. Al 38' è Di Natale a sbloccare il risultato. La partita rimane bella, con l'Atlas che difficilmente riesce a passare le intricate tele del centrocampo di Giangi. Questa bella stoffa verde-oro, però, si sfilaccia al 65', quando su calcio d'angolo Nesta di testa segna il 2-0.
Il Montenegro si perde e lascia incredibili varchi per le incursione "allreds". Sempre su calcio d'angolo è Vargas, all'88', a chiudere la partita trovando la deviazione giusta in una mischia in area montenegrina.

Real San Giovese - Flajax 1-1
Brutta frenata per il Real che si trova a pareggiare la sua terza partita consecutiva. E' il Flajax, particolarmente in serata, al 12' a passare in vantaggio, con un bel gol di un "forse" ritrovato Rocchi. La San Givoese fa fatica a diventare pericolosa ed Orlandoni è chiamato agli straordinari, prima su Palladino al 30' poi di nuovo su Rocchi al 42'. Il primo tempo finisce comunque sull'1-0.
Nella ripresa, il Flajax entra arretrato, badando a mantenere il risultato e probabilmente è proprio questo il problema: invece di continuare ad attaccare lascia gli spazi e le misure al Real, quegli spazi che non è riuscito a trovare per i primi 45 minuti. Al 57' Perrotta trova il gol del pareggio, poi la San Giovese va vicino al colpaccio, con l'inerzia dell'incontro dalla sua parte, ma prima Langella, poi Borriello sprecano e non trovano il colpo del KO.

Basso Unied - Poggese 5-0
La più brutta Poggese dell'anno crolla contro la più bella Basso United degli ultimi 10 mesi. Tutto il primo tempo la partita regge nello 0-0, con la battaglia incentrata a centrocampo.
Nel secondo tempo, la United sale in cattedra e, soprattutto, Gilardino che si risveglia dall'incanto della strega cattica, proprio contro la Poggese, antidepressivo dei giocatori "inutili".
Il Gila segna al 54', al 58' ed al 62' chiudendo al partita in 8 minuti. Una mazzata micidiale per la Poggese che molla completamente lasciando segnare anche Pirlo al 65' e Amauri su rigore all'89'.

CUEPA REAL
Nella Cuepa il Leta segna un 10 a 0 devastante a San Giove, riaprendo il discorso qualificazione, e il Villalberal vince 2-1 a Flyland mettendo a serio rischio il continuo della competizione per gli arancioni di Benini.

TROPHEUM IUBILAEI
Nel quinto giorno del Trofeo del Giubileo, si scontrano Atlas e Montenegro. Finisce il giro con uno spento 0-0 senza emozioni.

TURNO DOMENICALE

Flajax - Leta VS 1-1
A leggere il risultato sembra che il Flajax abbia fatto l'impresa di fermare lo schiaccia sassi, in realtà, chi ha visto la partita sa che la squadra di Benini non ha approfittato di una delle giornate più nere del Leta. I giallo-blu del Sindaco non mordono e non riescono neppure a costruire, sono appannati, ma i ragazzi di Benini non hanno ancora trovato la malgama giusta dopo la rivoluzione d'ottobre, portata dallo staff dirigenziale all'asta di riparazione. Al 71', finalmente, il Flajax passa in vantaggio con Bovo, tra le urla di gioia dei propri tifosi. Ma all'87', un brutto rinvio di testa di Zapata serve Ledesma, che al volo da 30 metri insacca nell'angolino per l'1-1 finale.

Atletico Michelao - Villalberal 0-0
Bruttissima pareggio a reti inviolate: le uniche emozioni arrivano da Vucinic, a vedere cosa riesce a sprecare sottoporta. Prende 4,5 come i gol che si è mangiato.

Iglesias - Atlas Rossa 0-0
L'Iglesias è bella e ci crede, l'Atlas è stanca e farraginosa. Ma Nesta, Vargas e Potenza, con il nuovo acquisto Polito in porta, sono invalicabili per gli attaccanti dei campioni di lega. I più vicini al gol saranno Mancini, Bellucci e Cambiasso, ma anche se 10 quasi gol a 0 sono una bella statistica, non bastano per sbloccare il conteggio delle reti.

Poggese - Real San Giovese 1-1
Trascinata da un grandissimo Volpi, la Poggese sta provando a ricostruire la serenità di inizio campionato e blocca la San Giovese al suo quarto pareggio consecutivo. E' proprio Volpi, al 33', che con una bellissima botta da fuori, rasoterra, porta in vantaggio la Poggese. La partia è gradevole e ci sono continui cambiamenti di fronte. La Poggese va vicino al gol che chiuderebbe la partita con il nuovo innesto Sammarco, subito a suo agio negli schemi rosa-grigi, e poi con Rivalta di testa su corner. Ma al 25' del secondo tempo Bebo Malone fa la mossa giusta: fuori un Dacourt incolore e dentro un ritrovato Camoranesi. L'italo-argentino cambia faccia al Real, puntando l'uomo e creando superiorità numerica in avanti. Al 77' torre di Borriello a liberare proprio Camoranesi che insacca sfruttando una fortunosa deviazione di Stovini. E' vero, è il quarto pareggio consecutivo per la Sangio, ma questo profuma di vittoria.

Montenego - Basso United 1-2
E' Bassora l'unica città a sorridere in questa tetra domenica. I ragazzi di Basso vanno a vincere in terra montenegrina grazie ad uno strepitoso Leon, lasciato in panchina colpevolmente per i primi 45'.
Il primo tempo è inguardabile, il secondo è gradevole, grazie agli spunti individuali di Leon che svegliano tutti gli altri 21 giocatori in campo. Al 60' proprio lui sblocca il risultato e segna di nuovo la sua personalissima doppietta al 68'. Il Montenegro ci prova a riaprire la partita, ma Giovinco segna il gol dell'1-2 solamente al 93'... troppo tardi.