martedì 6 novembre 2007

Guelfi e Ghibellini, che la disfida abbia inizio

Il sondaggio è stato praticamente una formalità, vinto con un'ovazione, 100% delle votazioni, davvero maggioranze bulgare, o meglio, "montenegrine".
Le nuove fazioni sono due e raggruppano le società in un modo diverso dal solito: da una parte i Guelfi, simbolo di democrazia e libertà di pensiero, capeggiati dal Santo Padre Michelone I, vede tra le proprie file tre società dell'Est, Atletico Michelao, San Giovese e Leta VS, e due società dell'ovest, Poggese e Basso United.
Dall'altra parte i Ghibellini, società simbolo del potere centralizzato, ma che per assurdo non riconoscono un leader tra di loro, sono tre società dell'Ovest, Iglesias, Flajax e Villalberal, due dell'Est, Atlas Rossa e Montenegro, società che si stanno macchiando del complotto ai danni di Michelone.
Questa divisione porterà un grande vento di novità all'interno della Lega: da oggi comincerà il Rinascimento della Lega VD.

LA DISFIDA

Comincerà il 23 dicembre la Disfida della Val Lamone, gara che vedrà da un lato la fazione dei Guelfi e dall'altro i Ghibellini. Divisa in 5 disfide, con le squadre di una e dell'altra fazione che si sfideranno in un'unica partita, accoppiate in base alla classifica della scorsa stagione.
Ogni disfida sarà anticipata da un corteo storico e la partita, in costume rinascimentale, si terrà in un campo di terra battuta e sabbia, costruito ad hoc nella piazza del paese.
La squadra che giocherà in casa prenderà un bonus di 0,5.
Quando una squadra vince da 4 punti alla propria fazione, se pareggia 2 e se perde 0. Nel caso in cui si perda con un solo gol di scarto, allora si porterà 1 punto alla propria fazione. Se una squadra segnerà almeno 3 gol in una singola partita darà un punto bonus alla propria fazione.
Alla fine della quinta disfida, la fazione che avrà collezzionato più punti, vincerà. In caso di pareggio si guarderà la migliore differenza reti e poi chi ha segnato più gol.
Si comincerà con la disfida della Fortezza da Bassora contro la Corte di Alberal.


L'ARALDICA DELLE GENTI

Veloce carrellata dell'araldica di ogni partecipante.














Castello di Poggio Grande

Un aquila dorata, animale protettore della città, fondatore delle prime mura capeggiato dalla stella Polare, su fondo bianco colore della città, adorno di foglie dal ramo di quercia, a destra, che simboleggia la fortezza e di biancospino, a sinistra, che simboleggia l'ardore.



Comune di Letallo

Un leone rampante dorato, che guarda a est, e stringe tra
le mani un tulipano, anch'esso d'oro. Il leone ed il tulipano sono i simboli araldici delle due famiglie storiche che unendosi hanno fondato l'antico borgo di Letallo. Su sfondo blu, colore del mare (Letallo è un paese portuale) incoronati dal dragone marino che, nelle leggende, è il fondatore della città.


Comune di San Giove

Un comune di chiare origini contadine, nel proprio simbolo racchiude i tre strumenti fondamentali per il lavoro nei campi, una zappa, un rastrello ed una vanga, incrociati, su campo bianco, colore della città. Il simbolo è adorno da un ramo di quercia, a destra, che simboleggia la fortezza e di ulivo, a sinistra, che simboleggia la pace.

Fortezza da Bassora

Le gialle mura della Fortezza sono anche il simbolo della città stessa. Un tempo rifugio di pubblicani e peccatori, ora simbolo di utopica libertà, cittadella fortificata dentro la quale vivono in pace testimoni di Geova, cristiani, mussulmani, pignoratori, pubblicani, usurai, uruk-hai e Basso. Sul campo blu, colore del cielo.



Stato Pontificio di Michelogna

Il simbolo araldico è un simbolo papale, con il copricapo del prelato, ed il pastorale incrociato sotto. Il tutto dorato, su campo viola, colore della nobiltà. Adorno di alloro, simbolo dell'onore, e quercia, simbolo di nobiltà e fortezza.















Corte di Alberal

La rocca di Alberal è nel simbolo della città, colorato di bianco e verde, colori della città. Il tutto adorno da mirto e ginepro, piante dalle quali si creano i due distillati preferiti della città.


Federazione di Atlas

Una quercia nera su campo rosso, che ricordano l'incendio dal quale è nata la città di Atlas, capeggiate da 3 monete, il costo storico di una porzione di terreno. Il tutto adorno da quercia ed ulivo.




Regno di Flyland

Un oca migratrice, che vola su un campo arancione, adorno da cipressi, racconta la leggenda su cui si fonda le origini del regno. Alcuni contadini seguirono il volo di un'oca per trovare dei campi da coltivare. Adorno di rami di quercia ed ulivo.


Repubblica di Montenegro


Un corvo nero incoronato, simbolo della nobile famiglia Brusa, fondatori della repubblica, consoli da quando è nata, su campo giallo. Il corvo guarda ad est e stringe tra le zampe lo scudo rosso crociato di bianco, simbolo della famiglia Skuravy, e lo scudo bandato di nero, simbolo della famiglia Longhi.



Rocca di Poggio Piccolo

Un giglio rosso, simbolo di nobiltà, cavalleria e grazia, su fondo bianco, colore della città. Il tutto adorno da un ramo di quercia e di ulivo.

1 commento:

Poggio ha detto...

Pubblico un commento rilasciato dalle massime cariche del Villalberal:

"Direttamente da Miami Beach (dove la squadra è in ritiro prima del prossimo match casalingo), la società Villalberal FC apre un dossier sulla già imminente crisi interna della fazione dei Ghibellini. Le parole "Accozzaglia di gente" rilasciate sulle testate giornalistiche Montenegrine hanno indispettito tutte le massime cariche biancoverdi, che chiedono al palazzo di esiliare la società del presidente Brusa dalla neonata fazione.
Un saluto e una stretta di mano a tutti gli altri presidenti.
Villalberal FC"