lunedì 28 gennaio 2008

ATLAS CRACK

Week-end nero per l'Atlas Rossa, che perde male in campionato, esce malissimo dal trofeo del giubileo. Gioisce l'Iglesias, anche se, come si aspettavano tutti, viene eliminata dalla coppa. Si festeggia a Letallo, che con una netta vittoria allunga sugli avversari. Si festeggia a Montenegro, dove Giangi ormai dimissionario, porta a casa 3 punti in campionato e la qualificazione alla finale della Coppa Soviet.

ATLAS, immagine di repertorio del 1915 - I tifosi l'hanno promessa allo Zar: un altro passo falso come quello di questa settimana e si ripeterà la rivoluzione d'ottobre. "Diceva che tanti attaccanti non servivono" dice Boris Ragmatulin, capo dell'Armata Rossa, gruppo di tifoseria organizzata di Atlas "ma averne solo 3 succede che in coppa facciamo cagare. Se usciamo dalla Champions..."

Iglesias - Atlas Rossa 2-1
Bellissima partita, ricca di colpi di scena, soprattutto nel secondo tempo. In realtà il primo tempo è molto tattico, giocato a centrocampo con grande agonismo, senza gol ma mai noioso. Pensate che al 20' del primo tempo avviene la doppia espulsione, uno per parte. Causa un'entrataccia di Cesar dell'Atlas su Foggia; Barone che si trovava a pochi metri si precipita sul brasiliano per cercare una giustizia sommaria e vengono alle mani: espulsi entrambi. Quindi la maggioranza della partita è stata giocata 10 contro 10. Probabilmente questo è stato l'ingrediente per il grande secondo tempo che, complice la stanchezza dei giocatori, gli spazi si sono aperti, regalando un bellissimo gioco. E' l'Iglesias che, grazie ad un'affondo di Mancini, va in vantaggio al 59'. Ma l'Atlas non ci sta lì a perdere ed appena un minuto dopo segna il pareggio con Hamsik. Gli ultimi 30 minuti sono spumeggianti, con cambi di fronte in ad ogni azione, ma i due portieri si esaltano e non lasciano passare nulla. La partita viene decisa da una punizione dal limite di destra, calciata magistralmente da Foggia, al 95'. Tre punti per l'Iglesias e soprattutto sorpasso in classifica ai danni dell'Atlas per l'importante secondo posto utile all'Opulenza.

Flajax - Leta VS 1-4
La partita è bruttina, senza sorprese, con un Flajax completamente perso. Il Leta fa quello che vuole e passa facile sui cocci arancioni. Va in vantaggio al 30' con Trezeguet. Al 51' è Del Piero che raddoppia e poi nuovamente il francese, miglior giocatore della partita, segna il 3-0 al 65'. D'orgoglio il Flajax segna l'1-3 con Barreto due minuti più tardi. A chiudere il match sarà un'ulteriore gol di Trezeguet al 79' che porta il suo conto in campionato di 17 reti, staccato Ibrahimovic e Mutu fermi a 12.

Poggese - Real San Giovese 1-1
Una partita divertente, giocata in maniera corretta. Sul recupero del primo tempo va in vantaggio il Real con Langella, al 46'. Nella seconda parte della ripresa la partita diventa un assedio della Poggese, alla ricerca del pareggio. Ce la fa il solito Mutu, con un gol fortunosissimo: tiro di Mascara, para Julio Caesar ma non trattiene, la palla rimbalza sul mento del rumeno che finisce in rete, è l'87'. La partita finisce a tarallucci e vino nel terzo tempo, visto che in campionato hanno pareggiato 3 volte su 3 partite.

Atletico Michelao - Villalberal 0-0
Brutta partita, 0 anche le emozioni. Niente da dire.

Montenegro - Basso United 3-0
Con una lacrima sul viso il Presidente Giangi s'è congedato dai suoi tifosi. Dopo aver perso la fiducia dei grandi saggi di Montenegro, ripaga il voto con una grande impresa: la vittoria in campionato e la finale di Coppa Soviet.
"E' ingiusto che si tratti il Presidente in questa maniera!" commenta Cassano, "se sono tornato ad essere un giocatore vero, lo devo solo a lui e a nessun'altro. Presidente resta!". Queste sono le parole di Antonio Cassano, che gioca una grande partita dedicando la sua doppietta al suo presidente. Porta in vantaggio il Montenegro al 44'. Poi la United ha tutto il secondo tempo per reagire, ma i propri tentetivi sono fermati sul nascere da un grande centrocampo montenegrino ed una difesa invalicabile. All'88' è di nuovo il gioiello di Bari Vecchia a segnare chiudendo la partita. Poi, nell'ultima azione, al 96', segna di testa Conti.

WEST PLAY-OFF
Sarebbe stata un'impresa impossibile, ed infatti non è riuscita. Enrico ha schierato incredibilmente una squadra difensiva, ovviamente con la testa al campionato. Va comunque in vantaggio con Mancini e i giocatori ci provano a più riprese a raddoppiare. Quando verso la fine della partita si accorgono che non ce l'avrebbero fatta, presi dallo sconforto, lasciano libero colpevolmente Pazzini che pareggia. Il Villalberal raggiunge la Basso United nel West Championship, il primo della sua storia, contro i ragazzi di Bassora che proverano per il terzo anno consecutivo a conquistarlo, dopo averlo perso due volte con l'Iglesias.

COPPA SOVIET
Una bruttissima San Giovese lascia strada al Montenegro, stra-motivato per i problemi governativi che lo stanno attanagliando. La squadra di Giangi passa per 3-0 in casa, sotto gli occhi dei propri tifosi e si guadagna la sua prima finale di Coppa Soviet, reggiungendo l'Atlas. Ho parlato di prima finale, anche se in realtà questa sarà la nona semifinale di Coppa VD che Giangi disputa, avendone però vinte appena 3.

TROPHEUM IUBILAEI
L'Atlas era presa dalla super sfida di campionato, l'Atletico non aveva la testa e la voglia di passare il turno. Gli spettatori sugli spalti erano pochi, con gli atlassini che hanno snobbato, come poi anche la squadra, questa competizione.
La partita è stata comunque governata dagli errori di tutti e due gli schieramenti, soprattutto sottoporta. I tempi regolamentari finiscono 0-0. Nei supplementari vince la paura di perdere, con entrambe le formazioni che preferivano sensibilmente giocarsela ai rigori. Questa la sequenza:

Di Natale: alto 0-0
Carrozzieri: parato 0-0
Hamsik: GOAL 1-0 Atlas
Quagliarella: GOAL 1-1
Ibrahimovic: alto 1-1
Vergassola: GOAL 2-1 Atletico
Santana: parato 2-1 Atletico
Rosina: GOAL 3-1 Atletico e qualificata alla Final 4 di Flyland



All'uscita dello Stadio Comunale di Montenegro, in filo diffusione, c'era il grande successo di Bobbi Solo, con Giangi che commosso restituiva l'ultimo saluto da Presidente e Allenatore ai propri tifosi.

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